PEDOFILIA OLANDESE

LEGGO SUL CORRIERE DELLA SERA:

Pedofilia:salesiano Olanda, non un male

22 Maggio 2011 21:04 ESTERI

(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO - 'Non condanno a priori le relazioni tra adulti e bambini'. Cosi' padre Spronck, capo dei Salesiani olandesi, in un'intervista a Rtl.nl, e rilanciata dal sito Messa in latino, commentando gli abusi commessi da un salesiano che e' anche membro e militante di un'associazione che propugna la liberalizzazione della pedofilia e la depenalizzazione dei rapporti sessuali con minorenni. Padre Spronck ha detto di non aver ritenuto che cio' dovesse portare all'espulsione del confratello.

MI SEMBRA GIUSTO NON ESPELLERLO, DOVREBBERO INVECE APPENDERLO PER I COGLIONI SULLA PIAZZA PRICIPALE DI AMSTERDAM DI FIANCO AL SUO CAPO PADRE STRONZ!!!

PEDOFILIA ECCLESIASTICA

UN PRETE PEDOFILO DI QUALSIASI RELIGIONE SIA E' UNA BRUTTA COSA!

UNA CONGREGAZIONE RELIGIOSA  CHE SAPENDO, TACCIA E NASCONDA E’ UNA COSA BRUTTISSIMA!

UNA CONGREGAZIONE RELIGIOSA CHE TRATTA DI ZITTIRE  I PARENTI CON DANARO ONDE EVITARE PROCESSI E SCANDALI E’ UNA COSA SCHIFOSA!

UNA CONGREGAZIONE RELIGIOSA CHE SAPENDO E SENTENDOSI SCOPERTA NON CACCIA VIA IL SOGGETTO MA LO RICICLA IN UN’ ALTRA PARROCCHIA, DIOCESI, CITTA’ O ADDIRITTURA NAZIONE E’ UNA COSA MOSTRUOSA!

SOPRATTUTTO PERCHE RISULTA OVVIO CHE IL SOGGETTO ARRIVANDO AL NUOVO DESTINO RICOMINCERA’ A CERCARE BAMBINI O BAMBINE DA ROVINARE.

ORA SE CONSIDERIAMO LA PEDOFILIA UN CRIMINE, VORREI SAPERE PERCHE CHI COPRE UN CRIMINE RISULTA INTOCCABILE ?

MI RIFERISCO CHIARAMENTE ALL’ ENNESIMO SCANDALO IL: “BAGNASCO-SEPPIA”

DOVE RISULTA CHE IL NOME BAGNASCO E GIA SPARITO DAI GIORNALI E IL MAIALE INFETTO DI SEPPIA STA ASSUMENDO UN' ARIA DA VITTIMA CHE FA VOMITARE.

MI DICO, QUI I CASI SONO DUE SE BAGNASCO NON SAPEVA VUOL DIRE CHE E’ UN DEFICENTE E PER LO MENO DOVREBBE DIMETTERSI SE BAGNASCO SAPEVA DOVREBBE STARE NELLA CELLA ACCANTO A QUELLA DEL SEPPIA!

POLITICI E PROSTITUTE

POLITICI E PROSTITUTE

ERO GIOVANE A MILANO E MI RICORDO CHE IN CORSO SEMPIONE, STRADA SIMBOLO DELLA CAPITALE LOMBARDA SU QUASI TUTTI GLI ANGOLI, C’ ERANO LE PROSTITUTE. ERANO GLI ANNI 60, TEMPI DURI PER TUTTI.

LE PROSTITUTE ALLORA ERANO NOSTRANE, PRIMA ERANO VENETE POI MERIDIONALI E POI SARDE, OVVIAMENTE NON C’ ERANO EXTRACOMUNITARIE NON ESSENDOCI LA COMUNITA’ MA COMUNQUE NON C’ ERANO STRANIERE.

LA SERA NOI RAGAZZI SI ANDAVA IN GIRO. AL CINEMA O ALLA BIRRERIA (ALLORA NON C’ ERANO SPINELLI O QUANTALTRO) E CAMMINANDO APPUNTO PER CORSO SEMPIONE CI TOCCO IN MOLTE OCCASIONI DI ASSISTERE AI LITIGI DELLE LUCCIOLE PER IL MIGLIOR ANGOLO (I PIU AMBITI ERANO MELZI D’ ERIL E PROCACCINI). NON MI RICORDO NIENTE DI PIU GROTTESCO E RIDICOLO, BORSETTATE, OMBRELLATE (SECONDO LA STAGIONE), NON VI DICO GLI INSULTI, (NEI VARI DIALETTI) E NOI STRONZI (HO NOTATO CHE LA PAROLA E TORNATA DI MODA) RICARICANDO LA DOSE, DAGLIELE, MENALA, CACCIALA VIA, VEDIAMO CHI VINCE. E SUL VEDIAMO CHI VINCE ARRIVAMMO PERFINO A SCOMMETTERE.

NORMALMRNTE DOPO DUE O TRE BORSETTATE LA MALCAPITATA USURPATRICE SI ALLONTANAVA E SI METTEVA FRA UN SEMAFORO E L’ ALTRO DOVE ERA PIU DIFFICILE CHE QUALCHE CLIENTE SI FERMASSE.

E’ IMPRESSIONANTE LA SIMILITUDINE DI COMPORTAMENTO CON LA NOSTRA CLASSE POLITICA.

PAOLO ALFIERI

Mi scuso per eventuali errori di ortografia, e’ da 40 anni che vivo all’estero