POLITICI E PROSTITUTE

POLITICI E PROSTITUTE

ERO GIOVANE A MILANO E MI RICORDO CHE IN CORSO SEMPIONE, STRADA SIMBOLO DELLA CAPITALE LOMBARDA SU QUASI TUTTI GLI ANGOLI, C’ ERANO LE PROSTITUTE. ERANO GLI ANNI 60, TEMPI DURI PER TUTTI.

LE PROSTITUTE ALLORA ERANO NOSTRANE, PRIMA ERANO VENETE POI MERIDIONALI E POI SARDE, OVVIAMENTE NON C’ ERANO EXTRACOMUNITARIE NON ESSENDOCI LA COMUNITA’ MA COMUNQUE NON C’ ERANO STRANIERE.

LA SERA NOI RAGAZZI SI ANDAVA IN GIRO. AL CINEMA O ALLA BIRRERIA (ALLORA NON C’ ERANO SPINELLI O QUANTALTRO) E CAMMINANDO APPUNTO PER CORSO SEMPIONE CI TOCCO IN MOLTE OCCASIONI DI ASSISTERE AI LITIGI DELLE LUCCIOLE PER IL MIGLIOR ANGOLO (I PIU AMBITI ERANO MELZI D’ ERIL E PROCACCINI). NON MI RICORDO NIENTE DI PIU GROTTESCO E RIDICOLO, BORSETTATE, OMBRELLATE (SECONDO LA STAGIONE), NON VI DICO GLI INSULTI, (NEI VARI DIALETTI) E NOI STRONZI (HO NOTATO CHE LA PAROLA E TORNATA DI MODA) RICARICANDO LA DOSE, DAGLIELE, MENALA, CACCIALA VIA, VEDIAMO CHI VINCE. E SUL VEDIAMO CHI VINCE ARRIVAMMO PERFINO A SCOMMETTERE.

NORMALMRNTE DOPO DUE O TRE BORSETTATE LA MALCAPITATA USURPATRICE SI ALLONTANAVA E SI METTEVA FRA UN SEMAFORO E L’ ALTRO DOVE ERA PIU DIFFICILE CHE QUALCHE CLIENTE SI FERMASSE.

E’ IMPRESSIONANTE LA SIMILITUDINE DI COMPORTAMENTO CON LA NOSTRA CLASSE POLITICA.

PAOLO ALFIERI

Mi scuso per eventuali errori di ortografia, e’ da 40 anni che vivo all’estero